Brief n. 10/ottobre 2023 Balcani Occidentali – Europa: una relazione complicata

Una relazione dunque complicata con l’Unione Europea, in cui si fatica a ritrovare nei fatti la forza di quella promessa politica di un futuro europeo di integrazione, per garantire pace e prosperità per la regione e per l’Europa stessa, sostituita spesso da una fredda meccanica di procedure, rese peraltro sempre più complesse, riformulate di continuo, con lunghe pause di riflessione, spesso gener. [...] La decisione assunta il 23 giugno 2022 di garantire lo status di paese candidato a Ucraina e Moldavia e di una prospettiva europea per la Georgia, era chiaramente basata su motivazioni di ordine politico e conseguenti la situazione di grave urgenza ai confini orientali, piuttosto che il risultato di un lungo e complesso processo di valutazione tecnica e di merito sulla realizzazione di quelle fond. [...] Il primo è quale sia la prospettiva della Comunità Politica Europea e se essa prefiguri la costruzione di quell’Europa a più velocità, con una definizione ben chiara delle competenze, poteri e mezzi di ciascun livello, del livello di condivisione delle politiche e delle istituzioni, e del vincolo reciproco tra i membri di ciascun livello. [...] Il terzo possibile scenario di evoluzione è che si decida, a partire dai Balcani, di definire gruppi più ristretti e differenziati di paesi, basati su una comprensiva valutazione di merito rispetto all’insieme dei criteri e delle riforme oggi fissati come fondamentali per la positiva conclusione dei negoziati, e si fissi la chiara volontà politica che alcuni paesi debbano comunque diventare membri. [...] Mi scuso per la eccessiva semplificazione, ma ritengo sia giunto il tempo di fissare qualche punto di maggiore chiarezza e prevedibilità per tutti in questo difficile, ma imprescindibile processo, che è e rimane strategico per la sicurezza e la stabilità attuale e futura dell’Europa.